I pericoli nascosti dietro gli acquisti online

Spesso siamo spinti a fare acquisti online attirati dai prezzi bassi disponibili sul web. Ci sono infatti casi in cui gli sconti rispetto al retail toccano livelli davvero incredibili. A volte però quella “incredibilità” non è un’esagerazione, ma ha un significato letterale. Ci sono prezzi che è praticamente impossibile ottenere con pratiche di mercato legittime e quindi acquistare da questi fornitori comporta un danno, non solo alle aziende, ma anche ai singoli consumatori.

OPTIME racconta cosa si nasconde dietro ai prezzi bassi degli acquisti online

Questo tema è al centro della Nota di aggiornamento del 2020 del Rapporto di OPTIME, l’Osservatorio Permanente per la Tutela in Italia del Mercato dell’Elettronica. Nei giorni scorsi si è tenuta la presentazione di questo documento, alla presenza di alcune delle figure più importanti del settore.

Hanno preso parte alla conferenza, dal vivo o in collegamento, Marco di Lernia, Presidente di AIFoto, Andrea Scozzoli, Presidente AIRES, Piergiovanni Schiavotto, Presidente ANCRA Confcommercio, Maurizio Iorio, Presidente ANDEC, Enzo Frasio, Presidente di GfK Italy, Francesca Chiocchetti, Public Affairs Manager Samsung Electronics Italia, Fabrizio Longoni, Direttore Centro di Coordinamento RAEE e infine Davide Rossi, Presidente di OPTIME, tutti moderati dal giornalista Andrea Michelozzi.

Sono tanti i temi affrontati nel corso dell’incontro. Uno dei principali riguarda lo stato del mercato dopo gli eventi degli ultimi mesi. L’impatto è chiaramente stato molto forte, con tante variazioni a volte in positivo e a volte in negativo a seconda del singolo segmento. Ci sono comunque segnali di ripresa, anche se la strada è piuttosto lunga.

Particolarmente interessante però è l’attenzione dedicata alla questione dei prezzi bassi degli acquisti online. Si tratta di un tema decisamente spinoso, che nasconde più insidie di quanto si possa pensare. Perché dietro quello sconto particolarmente accattivante ci possono essere comportamenti molto pericolosi.

Perché i prezzi degli acquisti online sono più bassi?

Il primo pensiero va alle truffe online. L’esempio più classico sono prodotti acquistati e pagati, ma mai consegnati. A questi si affiancano casi di merce che non corrisponde (in maniera più o meno palese) alla descrizione. Che si tratti di contraffazione vera e propria o di prodotti usati o ricondizionati venduti come nuovi, il danno per il consumatore è evidente.

Spesso a portare avanti questi illeciti sono aziende create per un breve periodo di tempo, destinate a scomparire una volta compiuto il misfatto. In questo modo possono sfuggire alla giustizia, i cui tempi possono essere inadatti a questo ambiente sempre più rapido. Senza contare che in alcuni casi è il consumatore stesso a non denunciare, permettendo così una sempre maggiore impunità.

Ma i prezzi bassi degli acquisti online possono avere origini molto più subdole. OPTIME infatti segnala la presenza di operatori che agiscono evadendo costi fiscali o contributi. Esistono quindi venditori che propongono prodotti a cifre “incredibili” proprio perché non sostengono tutti i costi dovuti. Tra i casi principali di questo tipo di evasione, l’Osservatorio segnala quella dell’IVA, così come i cosiddetti compensi per copia privata dovuti alla SIAE.

In questi casi, il danno al consumatore è più nascosto. Dopotutto il prodotto arriva, corrisponde alla descrizione e è costato meno del previsto. Tuttavia è facile dedurre come questo sistema a lungo termine danneggi gli operatori sani (che anzi, vendendo meno saranno costretti ad alzare ulteriormente i prezzi) e di conseguenza i consumatori stessi. Le conseguenze dell’evasione ricadranno sulla popolazione stessa e quel risparmio così accattivante potrebbe ritorcersi contro in maniera pesante in futuro.

Ma quindi cosa si può fare?

È importantissimo sottolineare come il problema non stia nei negozi online in sé, anzi. In moltissimi casi si tratta di operatori assolutamente leciti e che meritano di essere difesi. È OPTIME stesso ad affermare nella Nota di aggiornamento che:

“I canali online non vanno per questo demonizzati; anzi, meritano uno sviluppo sano e – a vantaggio soprattutto della clientela – più integrato possibile con il canale fisico, con prezzi che dovranno convergere e uniformarsi sempre di più“.

E allora cosa fare per contrastare i pericoli nascosti nei prezzi degli acquisti online? La prima soluzione passa da un potenziamento dei reparti di Polizia Postale, così come un aggiornamento della Magistratura che possa operare con maggiore efficacia nei reati sul web. Sarà importante anche approfondire il sottobosco ‘opaco’ dei canali Telegram e altri servizi difficili da tracciare.

Tuttavia ci sono altre proposte, avanzate proprio da OPTIME, che puntano a operare dal punto di vista legislativo. Una soluzione, il cui iter parlamentare sta iniziando proprio in queste settimane, riguarda la responsabilizzazione dei marketplace nei confronti di questo tipo di venditori. L’idea è renderli sostituti d’imposta per i diversi adempimenti di legge. In questo modo si potrebbe assicurare il versamento dei contributi dovuti, riducendo l’evasione.

Questo è solo uno dei modi attraverso cui OPTIME agisce per difendere l’equilibrio del mercato. Altrettanto importante è ad esempio la sensibilizzazione. È importante fare comprendere ai consumatori i rischi nascosti nei prezzi bassi di alcuni acquisti, così da arginare il fenomeno. Una recente iniziativa dell’Osservatorio in questo senso è la produzione del video Il settanta percento, che potete trovare qui sopra.

E voi, eravate a conoscenza di questi rischi nascosti negli acquisti online?

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