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Solo l’1% degli italiani vuole lavorare sempre da remoto, ma bisogna migliorare gli uffici

Una ricerca condotta da Sony Professional Displays and Solutions Europe rivela che in Italia solo l’1% dei dipendenti preferisce il lavoro completamente da remoto. Invece, il 61% dei dipendenti preferisce ancora lavorare da un ufficio aziendale dedicato. Ma il 43% ritiene che l’attuale ufficio e la sua tecnologia non siano adeguati al loro stile di lavoro attuale.

Sony: solo l’1% vuole un lavoro completamente da remoto

Negli anni successivi alla pandemia, le preferenze per gli ambienti di lavoro hanno subito cambiamenti significativi, con dipendenti e aziende cercano di trovare un nuovo equilibrio. La ricerca di Sony evidenzia che, nonostante il lavoro flessibile sia diventato la nuova normalità, le aziende stanno lottando per adeguarsi alle esigenze dei loro dipendenti. E per fornire tecnologie in grado di migliorare la loro produttività.

In collaborazione con Censuswide, Sony ha intervistato circa 2.600 impiegati, leader aziendali e CEO in diversi paesi europei per comprendere meglio le loro abitudini, preferenze e priorità lavorative.

Co-working o ufficio privato

Negli anni passati, molte aziende hanno sperimentato nuove modalità di lavoro, inclusi spazi di co-working e ambienti di hot desking, per adattarsi alle esigenze dei dipendenti che cercavano una maggiore collaborazione. Tuttavia, i risultati della ricerca mostrano che solo il 12% dei dipendenti preferisce questa soluzione. Mentre il 49% dei CEO e dei leader aziendali pianifica ancora di incorporare spazi di co-working nei futuri spazi per uffici.

sony lavoro da remoto studio ufficio smart-min

Nonostante gli investimenti nei co-working continuino, il 66% dei leader aziendali e dei CEO sta cercando di aumentare gli spazi di ufficio di proprietà in futuro. Ritengono che la tecnologia adeguata (49%) e gli orari flessibili (61%) siano fondamentali per il benessere dei dipendenti e per mantenerli soddisfatti. Inoltre, il 84% dei dipendenti richiede miglioramenti negli uffici aziendali dedicati e nella tecnologia utilizzata all’interno, in modo che si adattino ai loro nuovi stili di lavoro flessibili e asincroni.

Tuttavia, per i datori di lavoro, offrire l’ufficio del futuro rappresenta una sfida significativa. Il 78% ritiene che ci siano ostacoli nell’adattare gli spazi di ufficio alle attuali abitudini di lavoro dei dipendenti, tra cui la mancanza di soluzioni di proprietà adeguate (25%), limiti di budget (21%) e una forza lavoro distribuita in luoghi diversi (29%).

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Flessibilità e collaborazione

In Europa, il 39% degli impiegati è ancora focalizzato principalmente sull’ufficio. Nonostante ciò, il 43% ritiene che l’attuale ambiente di lavoro e la tecnologia aziendale non siano adatti al loro stile di lavoro attuale.

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In seguito alla pandemia, il panorama lavorativo ha subito notevoli cambiamenti, con una crescente domanda di flessibilità da parte dei dipendenti. Il 48% delle persone desidera la massima flessibilità nella scelta del luogo di lavoro, e quindi il lavoro asincrono è diventato una pratica consolidata. L’81% dei leader aziendali ammette di supportare schemi di lavoro asincroni. E il 94% dei dipendenti europei riconosce i benefici del lavoro asincrono quando gestito correttamente dal datore di lavoro. Tra cui un aumento della produttività (33%), una migliore salute mentale (24%), un miglior equilibrio tra vita e lavoro (37%) e una riduzione dello stress (37%).

Sony e il lavoro da remoto, flessibile e gli uffici

Marco Scarpellino, Chief Commercial Officer & Founder di Redlab, ha commentato i dati dell’indagine sottolineando l’importanza della flessibilità per i lavoratori europei. “I dati del sondaggio Sony mettono in evidenza come per i lavoratori europei la flessibilità sia un elemento da privilegiare. È piuttosto probabile, dunque, che nel prossimo futuro lavorare in asincrono diventerà sempre una modalità lavorativa sempre più diffusa. Questo approccio offre numerosi vantaggi per i collaboratori poiché concede loro maggiore libertà su come e quando lavorare, risultando in una maggiore produttività e in un miglior benessere mentale.”

Continua Marco Scarpellino: “Il recente rapporto “State of the Global Workplace 2023” di Gallup ha rivelato che l’Italia è il paese con il tasso di engagement dei dipendenti più basso in Europa: solo il 5% dei lavoratori afferma di sentirsi coinvolto nel proprio lavoro. Appare, dunque, chiaro che le organizzazioni devono focalizzarsi sull’invertire questa tendenza e riportare engagement e motivazione tra i collaboratori. La flessibilità sembra essere la chiave per aggredire questo problema ed incidere positivamente su questi importanti aspetti della nostra vita lavorativa.”

L’importanza del luodo di lavoro per la produttività

Con il 90% degli europei convinti che il luogo di lavoro influenzi la produttività, le aziende devono affrontare sfide significative per adattarsi alle nuove esigenze. Gli investimenti in tecnologie adeguate e l’ottimizzazione degli spazi sono essenziali per permettere una collaborazione efficace tra dipendenti che lavorano in remoto e in ufficio. Mantenendo al contempo la produttività e la soddisfazione dei dipendenti.

smart work lavoro da remoto sony-min

Adam Dover, Senior Trade Marketing Manager di Sony Professional Displays and Solutions, ha sottolineato l’importanza di ascoltare le esigenze dei dipendenti e di progettare spazi e tecnologie che supportino i modelli di lavoro contemporanei. “Dal nostro ultimo studio, è chiaro che le persone danno valore al potersi recare negli uffici dell’azienda e desiderano ancora farlo quando è possibile. Ma poiché produttività, felicità e lealtà dei dipendenti sono a rischio in un mercato sempre più competitivo, è importante che i leader aziendali ascoltino questa esigenza e continuino a tenerla a mente al primo posto”.

Continua: “Sappiamo che il mondo del lavoro è in continua evoluzione e che gli uffici del futuro devono utilizzare le tecnologie per adattarsi a tali modifiche, ma offrire l’opzione di un ufficio non è abbastanza, lo spazio e la tecnologia devono essere specificamente progettate per le abitudini di lavoro odierne al fine di supportare e incoraggiare dipendenti produttivi, collaborativi, di successo e felici.”

Potete scaricare il report completo qui.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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