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Blockchain, ecco come funziona

Blockchain non è sinonimo solo di Bitcoin. Scopriamo cosa significa blockchain e i potenziali ambiti applicativi

Blockchain è un termine che riassume un’intera suite di tecnologie di “registro distribuito” che possono essere programmate per catalogare e tracciare qualsiasi cosa di valore ma anche, ad esempio, transazioni finanziarie, documentazione medica e proprietà terriere. Queste sono solo alcune delle possibili applicazioni in cui si possono sfruttare le potenzialità di una blockchain.

Si potrebbe pensare che esistono già molti processi per tenere traccia dei dati, cosa c’è quindi di speciale nella blockchain?

Blockchain schema

Memorizzazione dei dati a catena

Analizziamo le ragioni per cui la tecnologia blockchain sta rivoluzionando il modo in cui si interagisce l’uno con l’altro. Il motivo principale per cui ha molto successo è il metodo con cui tiene traccia e memorizza i dati. La blockchain immagazzina le informazioni in lotti, chiamati blocchi, e questi sono collegati insieme in modo cronologico per formare, metaforicamente, una linea continua composta da una serie di questi blocchi concatenati tra di loro.

Se vengono apportate modifiche alle informazioni registrate in un determinato blocco, non lo si riscrive, ma tale modifica viene memorizzata in un nuovo blocco che mostra che “x” è cambiato in “y” in un determinato dato e in uno specifico momento. La blockchain è quindi un modo non distruttivo per tracciare i cambiamenti dei dati nel corso del tempo, come avveniva con i libri mastri nei secoli precedenti.

Un esempio pratico di utilizzo della tecnologia blockchain

Immaginiamo che ci sia una disputa tra Anna e suo fratello Stefano su chi è il detentore di un pezzo di terra che è di proprietà della famiglia da molti anni.

Poiché la tecnologia blockchain utilizza un metodo simile alla contabilità generale, vi è un libro mastro di voci che mostra che Sergio ha ottenuto la proprietà nel 1900. Quando Sergio ha venduto la terra a Davide nel 1930, è stata creata una nuova voce nel libro mastro e così via. Ogni cambiamento di proprietà di questo pezzo di terra è rappresentata da una nuova voce nel libro mastro fino a quando Anna l’ha acquistata da suo padre nel 2007. Anna è quindi l’attuale proprietario e possiamo vedere tutta la storia nel libro mastro.

Ecco dove le cose diventano davvero interessanti. A differenza del vecchio metodo del libro mastro – quindi quello che ai giorni nostri dovrebbe essere un database di file memorizzati su un singolo sistema – la blockchain è stata progettata per essere decentralizzata e distribuita su una grande rete di computer.

 

Il secondo step: il decentramento

Questo decentramento delle informazioni riduce la capacità di manomissione dei dati e ci porta al secondo fattore che rende unica la blockchain: la fiducia nei dati presenti. Infatti, prima che un blocco possa essere aggiunto alla catena, devono accadere alcune cose.

Innanzitutto, deve essere risolto un puzzle crittografico, creando così il blocco. Il computer che risolve il puzzle condivide la soluzione con tutti gli altri computer della rete, e questo viene chiamato proof-of-work.

La rete verificherà la prova del lavoro di risoluzione del puzzle svolta dal computer e, se corretta, il blocco verrà aggiunto alla catena. La combinazione di questi complessi puzzle matematici e la verifica da parte di molti computer assicurano che ci si possa fidare di ogni singolo blocco presente nella catena.

Poiché la rete fa sì che la fiducia nei blocchi creati sia totale, si ha ora l’opportunità di interagire direttamente con i nostri dati e con quelli di altri individui in tempo reale.

Mai più intermediari

Il decentramento ci porta al terzo motivo per cui la tecnologia blockchain è tale da poter stravolgere i giochi: non servono più intermediari.  Attualmente, quando si fanno affari con un’altra persona fisica o giuridica, non viene mostrata alla controparte la documentazione finanziaria o commerciale.

Per questo, ci si affida a intermediari fidati, come una banca o un avvocato, per mostrare i nostri dati e mantenere al tempo stesso tali informazioni riservate. Questi intermediari creano fiducia tra le parti e sono in grado di verificare, ad esempio, “se Anna è il legittimo proprietario di quel pezzo di terra”.

Questo approccio limita l’esposizione e il rischio, ma aggiunge anche un problema: più tempo e denaro spesi. Se le informazioni sulla proprietà terriera di Anna fossero conservate in una blockchain, lei stessa avrebbe potuto fare a meno dell’intermediario, che di norma ha solo dovuto confermare queste informazioni a Stefano.

Come ora sappiamo, tutti i blocchi aggiunti alla catena sono stati assodati come veritieri e non possono essere manomessi: quindi Anna può semplicemente mostrare a Stefano le sue informazioni sul titolo di proprietà direttamente dalla blockchain e Stefano sarà certo che quanto mostrato corrisponde a verità.

Anna risparmierebbe molto tempo e denaro tagliando l’intermediario. Questo tipo di interazione peer-to-peer affidabile con i nostri dati può rivoluzionare il modo in cui vi accediamo, li verifichiamo e li trattiamo.

Poiché blockchain è un tipo di tecnologia, e non una singola rete, può essere implementata in molti modi diversi.

Blockchain- block

Blockchain pubbliche, private e ibride

Alcune blockchain possono essere completamente pubbliche e utilizzate da chiunque per visualizzarle e accedervi. Altre possono, al contrario, essere chiuse a un gruppo selezionato di utenti autorizzati: come potrebbe avvenire in un’azienda, tra un gruppo di banche o nelle agenzie governative.

Nel caso di blockchain ibride chi ha l’accesso privato potrà vedere tutti i dati, mentre il pubblico solo alcune selezioni. In altre blockchain, tutti possono vedere i dati, ma solo alcune persone possono avere accesso per aggiungerne di nuovi.

Un ufficio governativo, ad esempio, potrebbe utilizzare un sistema ibrido per registrare i confini della proprietà di Anna e il fatto che lei lo possegga, pur mantenendo le sue informazioni personali private. Oppure potrebbe consentire a tutti di visualizzare i record inerenti alla proprietà ma riservandosi il diritto esclusivo di aggiornarli.

È la combinazione di tutti questi fattori – decentralizzare i dati, creare fiducia nei dati e permetterci di interagire direttamente l’uno con l’altro attraverso i dati – che consentono alla tecnologia blockchain di avere il potenziale per sostenere e rendere più fruibili molti dei metodi con cui interagiamo l’uno con l’altro.

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Danilo Loda

100% "milanes", da una vita scrivo di bit e byte e di quanto inizia con on e finisce con off. MI piace tutto quello che fa rumore, meglio se con un motore a scoppio. Amo viaggiare (senza google Maps) lo sport, soprattutto se è colorato di neroazzuro.

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