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La Cina annuncia nuove regole anti-monopolio

Le nuove norme per limitare soprattutto le aziende di e-commerce

La State Administration for Market Regulation (SAMR) della Cina ha annunciato, tramite il suo sito web ufficiale, nuove regole anti-monopolio a cui dovranno sottostare tutte le aziende del Paese. Le linee guida vietano alle società di avere comportamenti diversi da quanto deciso e messo nero su bianco, come obbligare i trader a scegliere tra le principali società del Paese legate ad Internet, una pratica  definita “normale” nel mercato cinese. Queste nuove regole formalizzano il disegno di legge anti-monopolio lanciato nel novembre 2020. Inoltre, chiariscono anche diverse pratiche di monopolio che le autorità di regolamentazione vogliono combattere.

In questo senso, le linee guida dovrebbero fare pressione sui principali servizi Internet cinesi, compresi i siti di e-commerce come Taobao, Tmall del gruppo Alibaba e JD.com. Oltre a questi, le regole copriranno anche servizi di pagamento come Alipay di Ant Group o WeChat Pay di Tencent Holding.

Secondo la MRSA, queste nuove linee guida “impediranno comportamenti monopolistici sulla piattaforma economica e proteggeranno la concorrenza leale nel mercato”.

Le nuove regole anti-monopolio lanciate in Cina mirano anche a impedire alle aziende di fissare i prezzi, limitare le tecnologie e utilizzare dati e algoritmi per manipolare il mercato.

Cina, le regole anti-monopolio diventeranno essenziali per il mercato che viaggia su Internet

Nello spazio di domande e risposte del documento, la MRSA afferma che le denunce di comportamenti anti-monopolio legati a Internet sono aumentate e che è stato difficile regolamentare questo settore.

A dicembre, le autorità di regolamentazione hanno avviato un’indagine antitrust su Alibaba Group dopo la  sospensione del piano di offerta pubblica iniziale da 37 miliardi dollari dalla sua affiliata per i pagamenti, Ant Group.

Cina regole anti-monopolioLunedì scorso, la SAMR ha annunciato di aver multato il rivenditore di sconti online Vipshop di quasi 500.000 dollari  per concorrenza sleale. Tra agosto e dicembre dello scorso anno, Vipshop aveva sviluppato un sistema per ottenere informazioni sui marchi venduti e sui concorrenti, il che gli dava un vantaggio.  Il regolatore ha affermato che Vipshop ha utilizzato il suo sistema per influenzare le scelte degli utenti, le opportunità di transazione e per bloccare le vendite di particolari marchi.

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Danilo Loda

100% "milanes", da una vita scrivo di bit e byte e di quanto inizia con on e finisce con off. MI piace tutto quello che fa rumore, meglio se con un motore a scoppio. Amo viaggiare (senza google Maps) lo sport, soprattutto se è colorato di neroazzuro.

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