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Confirmo, la firma digitale “consapevole” si ottiene tramite app

Firmare un documento, senza prima acquisirlo digitalmente per poi inviarlo all’ente o al soggetto che ne ha richiesto la presa visione, oggi è possibile tramite un’app, realizzata dalla startup Confirmo.

Confirmo: La firma digitale consapevole

Confirmo si basa su tecnologie multimediali e intelligenza artificiale e si pone come obbiettivo quello di dare all’utente tutte le informazioni indispensabili sul contenuto del documento, certificando al tempo stesso che questi ha realmente compreso di cosa si tratta prima di apporre la firma digitale. 

In pratica, l’app interagisce con l’utente, e pone delle domande a cui si è tenuti a rispondere che hanno come scopo quello valutare la relae comprensione di quanto gli viene comunicato dal documento. Sarà poi l’app a porre la firma digitale, generare la documentazione e archiviare le informazioni per renderle disponibili per la consultazione. Il documento viene firmato con firma elettronica avanzata (FEA) o firma elettronica qualificata (FEQ), Il processo digitale che si attiva comprende testi, infografiche, filmati e animazioni, L’utente può chiedere chiarimenti per avere le info utili per rispondere alle domande che vengono poste per per avere la certezza che si è compreso senza nessun dubbio il contenuto del documento. Il tutto termina quando si è risposto a tutte le domande.

confirmo“Abbiamo iniziato la nostra avventura affrontando il tema del consenso informato in ambito sanitario. Spesso quest’ultimo è un processo visto e considerato come un mero atto burocratico; nella maggior parte dei casi, il documento non viene firmato dal paziente in modo consapevole, generando un gap di comunicazione che può sfociare in reclami e cause – spiega Marco Cappellini fondatore di Confirmo– Ci siamo presto resi conto che queste problematiche sono presenti anche in altri settori come quello bancario e assicurativo. Complessivamente, si registrano oltre 100.000 cause all’anno nei diversi ambiti tra sanità, banche e assicurazioni. Basti infatti pensare ai prospetti informativi che normalmente bisogna firmare e che molto spesso non iniziamo neanche a leggere. In un tale scenario, l’obiettivo di Confirmo è quindi quello di aiutare a standardizzare i processi comunicativi verso l’utenza, preoccupandosi, soprattutto, di verificare la comprensione dei contenuti prima di generare e far firmare il documento. In questo modo, Confirmo intende agevolare il passaggio da un consenso informato a un consenso realmente consapevole”.

“Abbiamo ad oggi erogato oltre 60.000 documenti firmati con successo, nel 98% dei casi terminati dagli utenti con feedback positivo e di questi nessuno ha attivato reclami o cause – commenta Marco Cappellini – Il mercato a cui ci rivolgiamo è molto ampio: parliamo di tutte quelle organizzazioni che hanno necessità di far firmare consapevolmente ogni sorta di documentazione. Nel mondo vale oltre 50 miliardi di euro, in Europa 7 miliardi mentre in Italia siamo a 750 milioni di euro dei quali contiamo di conquistare il 2% nei prossimi tre anni.

Ad oggi tra gli enti e le aziende che utilizzano Confirmo ci sono la Fondazione Istituto Ospedaliero Poliambulanza di Brescia, gli Istituti Fisioterapici Ospitalieri – IFO di Roma, l’Università degli studi di Padova Servizio S.A.P e Novartis, multinazionale che opera nel settore farmaceutico.

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