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Come affrontare al meglio le riunioni da remoto

Glickon racconta quali sono i problemi da affrontare e dà qualche consiglio su come gestirli

Consigli per i remote meeting.

Le riunioni in video da remoto sono tornate nella quotidianità di molte aziende. Secondo uno studio di Gartner, se la frequenza degli incontri è aumentata del 23%, la soglia di concentrazione è calata del 29%. Per questo motivo Glickon, azienda italiana di people experience e analytics dedicate alle HR e al management, vuole dare alcuni consigli per i remote meeting.

Consigli Remote Meeting: le 6 sfide da affrontare

Le riunioni a distanza sono essenziali in questo momento storico. Ma possono anche aumentare la produttività aziendale, permettendo di lavorare anche a distanza. Tuttavia, i remote meeting portano con sé alcune sfide e Glickon ha alcuni consigli su come affrontarle.

glickonLe 6 sfide

  • Sovraccarico di riunioni. Organizzare meeting da remoto è estremamente facile. A volte troppo: non bisogna abusarne. L’unico modo per avere un meeting efficace è chiamarlo solo quando è necessario. Una riunione via l’altra rischia di far calare l’attenzione e diminuire la produttività.
  • Scarsa partecipazione. Le distrazioni sono molte già in ufficio o sala riunioni. A casa in più ci sono il corriere che suona il campanello, i bambini che vogliono attenzione, il cane che vuole entrare in casa. Quindi diventa fondamentale dedicare i momenti delle riunioni solo a quello. Ma anche assicurarsi che siano attive e dinamiche, evitando che le persone possano distrarsi.
  • Assenza di un leader. Chi convoca il meeting deve anche guidarlo. Quindi fare le presentazioni se serve, determinare chi parla e richiamare all’ordine del giorno se si divaga.
  • Mancanza di un metodo condiviso. Le regole rendono più rapido e gestibile ogni meeting. Importante avere anche delle regole decise insieme per definire le agende, gestire le scalette e determinare nuovi meeting.
  • Strumenti tecnici inadeguati. Ogni azienda dovrebbe assicurarsi che ogni dipendente abbia i software e gli hardware funzionali alle riunioni online.
  • Scarsa chiarezza nell’esito. Per aiutare la comprensione, sarebbe utile concludere ricapitolando e assegnando li compiti a fine riunione.

Per superare queste sfide, Glickon spiega ai manager e addetti HR che servono tre strumenti fondamentali.

I 3 strumenti

  • Ascoltare le persone. Raccogliere dati attivi facendo brevi sondaggi per capire cosa pensano i dipendenti, cercando di incentivare il più possibile i feedback. Comunicare a distanza è complicato: siate proattivi e chiedete pareri.
  • Misurare l’efficacia. Sia in termini puramente comunicativi che di stress, partecipazione, tempo speso. Occorre quindi trovare metriche relative all’analisi del lavoro da remoto.
  • Costruire percorsi di formazione. Raccolti i dati e misurati, occorre mettere in piedi comportamenti atti a migliorare l’efficacia del lavoro da remoto e il benessere dei dipendenti. Se necessario, lavorando sulle competenze e sugli strumenti tecnici.

Potete accedere all’esperienza di Glickon nelle risorse umane visitando il sito aziendale.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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