Intelligenza Artificiale: ecco 5 trend che domineranno il 2024 secondo Ammagamma

Da fenomeno dirompente nel 2023, l’Intelligenza Artificiale sembra essere destinata a dominare il 2024. Come? Ce ne parla Ammagamma, che ha stilato per noi una lista di 5 trend AI che potrebbero caratterizzare il nuovo anno.

L’Intelligenza Artificiale cambierà il mondo nel 2024? Cinque tendenze da tenere d’occhio

L’AI al servizio della fiducia, del rischio e della sicurezza

Questo è un ambito delicato ma fondamentale, in cui l’AI può offrire un valido supporto alle aziende che devono affrontare situazioni di crisi e di elevata incertezza. Ad esempio, nel campo della sicurezza informatica, l’AI permette di automatizzare una serie di attività critiche, come: l’identificazione delle minacce cyber, la reazione rapida in caso di incidenti e la gestione delle vulnerabilità IT, liberando gli analisti da compiti ripetitivi e consentendo loro di concentrarsi su aspetti più complessi e strategici. 

Inoltre, l’AI può aiutare gli operatori a migliorare la visibilità e la comprensione del rischio, grazie all’analisi di grandi quantità di dati, e a prendere decisioni più informate e consapevoli, riducendo l’esposizione al rischio.Infine, l’Intelligenza Artificiale avrà un ruolo chiave anche nel decision making, rendendo più trasparenti e spiegabili i processi decisionali.

Sebbene ci siano ancora molte sfide da superare nell’ambito della gestione della fiducia, del rischio e della sicurezza, per prevenire possibili usi impropri e discriminatori dell’AI, una cosa è certa: in futuro, le imprese integreranno l’AI in maniera sistematica nella gestione dei propri processi.

L’Intelligenza Artificiale generativa sarà sempre più accessibile ed economica nel 2024

La cosiddetta gen AI (generativa) è una delle aree più dinamiche e innovative dell’AI, in cui si registrano continui progressi tecnologici. La tendenza che si sta affermando è quella di rendere l’AI generativa sempre più accessibile, versatile ed economica.

Infatti, se da un lato i Large Language Models (LLMs) continueranno a dominare il panorama, dall’altro emergeranno nuovi modelli di gen AI più leggeri ed efficienti, a livello di costi, rendendo questo tipo di tecnologia più democratica e disponibile, alla portata di tutti. Si tratta quindi di modelli sempre più piccoli, adattati a compiti specifici, che opereranno ai margini delle reti o su piccole infrastrutture aziendali.

In questo modo le imprese potranno sfruttare i vantaggi dell’AI generativa senza dover disporre necessariamente di competenze tecniche avanzate.

L’augmented working: l’AI al fianco dell’uomo

Nel mondo del lavoro, si sta profilando una progressiva simbiosi tra capacità umane e abilità dell’AI, che si traduce in una maggiore produttività ed eccellenza. Con augmented working si intende quindi non un semplice utilizzo di strumenti di AI, ma l’integrazione di quest’ultima all’interno dei processi operativi e decisionali. 

Per fare qualche esempio: nel settore biomedicale l’AI potenzierà il lavoro dei medici fornendo diagnosi guidate passo-passo nelle procedure cliniche. Oppure in ambito giuridico, durante lo svolgimento dei processi, sarà possibile consultare sistemi di AI per ottenere i riferimenti a specifici casi giudiziari. Infine, anche nel mondo della programmazione, l’AI sarà una potente guida per gli sviluppatori nel fornire suggerimenti o addirittura la stesura di nuovo codice in modalità istantanea, grazie ai LLMs.

L’Intelligenza Artificiale per contrastare il cambiamento climatico

L’Intelligenza Artificiale può offrire molti benefici nella lotta al cambiamento climatico, in diversi modi. Alcuni di questi sono: la riduzione delle emissioni di gas serra e di CO₂, grazie all’ottimizzazione dei processi industriali e delle flotte dei veicoli; l’ottimizzazione delle materie prime, con la riduzione degli sprechi e degli scarti delle materie prime e delle risorse disponibili. In campo agricolo, l’AI permette di gestire in maniera efficiente le colture, l’irrigazione e l’uso di pesticidi, riducendo l’impatto sull’ambiente.

 Inoltre, l’AI può contribuire a migliorare le previsioni meteorologiche, grazie a modelli di machine learning (ML) in grado di analizzare innumerevoli scenari e parametri.

Un esempio è il centro europeo per le previsioni meteo di medio termine, Ecmwf, che sta testando dei modelli di AI per aumentare le performance di previsione, su scala mondiale. Tuttavia, in questo ambito, bisogna tenere conto anche dell’esito della recente Cop28, che ha evidenziato delle posizioni discordanti relativamente all’adozione dell’AI per la lotta al cambiamento climatico. 

Infatti, se da un lato l’AI è uno strumento indispensabile per muovere passi importanti nella salvaguardia del nostro pianeta, in tempo utile, dall’altro lato non bisogna trascurare l’impronta stessa dell’AI sull’ambiente (un tema ancora poco esplorato dalla comunità scientifica).

Intelligenza Artificiale e democrazia: una sfida cruciale nel 2024

Quest’ultimo trend rappresenta una delle sfide più delicate e importanti del nostro tempo. C’è chi sostiene che l’avvento dell’AI (specie quella generativa) possa rappresentare una “minaccia” alla democrazia. Almeno per come la conosciamo oggi. Questo perché l’AI può essere usata per produrre e diffondere fake news e deepfake. Elementi che possono influenzare l’opinione pubblica e manipolare le elezioni. 

Nel 2024 si verificheranno più di 50 elezioni in tutto il mondo. Ciò vuol dire che circa 2 miliardi di persone saranno chiamate a votare. Uno scenario che sta spingendo i social network e la stessa Google a dotarsi di un sistema di auto-regolamentazione per prevenire i peggiori scenari. Ad esempio, una soluzione a cui si sta lavorando è di mostrare in modo automatico agli utenti quando sono in presenza di annunci e contenuti politici generati da un’AI, attraverso una dichiarazione esplicita.

Tuttavia, occorre ricordare che l’utilizzo dell’AI in campo politico, se ben regolamentato, può apportare dei benefici senza precedenti, rafforzando l’esercizio della democrazia in modi ancora non sperimentati: migliorando l’accountability, ovvero tracciando i dati governativi in maniera trasparente per abilitare scelte consapevoli e informate nei cittadini. Oppure ancora favorendo l’accessibilità alle attività politiche e alle elezioni a tutte le fasce della popolazione. Ciò potrebbe avvenire grazie all’uso di piattaforme web dedicate.

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