Grazie ai nuovi sviluppi in termini di comunicazione e connessione, l’ufficio tradizionale sta perdendo il suo primato nel campo degli spazi di lavoro. Sempre più compagnie scelgono di offrire ai propri dipendenti la possibilità di smart working. Altre ancora rinunciano a un ambiente classico, scegliendo spazi di co-working più flessibili. Tutto questo ha portato all’apertura di una nuova struttura a Roma, parte del più grande brand Spaces, dedicato proprio a soluzioni di questo tipo.
Spaces: una nuova offerta per lo smart working romano
Il nuovo spazio di lavoro flessibile è arrivato nell’esclusivo e moderno quartiere EUR della capitale. La struttura è decisamente imponente. A disposizione dei lavoratori, dipendenti o freelance che siano, ci sono ben 4.465 m2, 150 uffici, 460 postazioni operative e 84 in co-working. In caso di necessità sono presenti ben 10 sale riunioni e un parcheggio che può ospitare fino a 160 veicoli vicino alla struttura.
Dopo il debutto italiano a Milano, nella zona di Porta Nuova, arriva quindi un ulteriore passo avanti nel nostro Paese per Spaces. E non è finita qui: il brand dovrebbe espandersi ancora di più nelle due città nei prossimi mesi, con l’apertura di nuove strutture.
Come funziona uno spazio di lavoro flessibile? È molto semplice. Basta farne richiesta e prenotare la propria postazione per avere accesso a uno spazio già arredato, provvisto di tutti gli strumenti necessari all’operatività, dalle connessioni alle utenze telefoniche fino al servizio di segreteria. La prenotazione è rapidissima, effettuabile anche tramite una pratica applicazione per smartphone, e permette di bloccare la propria scrivania per qualsiasi periodo di tempo, da un’ora a diversi anni.
Il commento di Mauro Mordini
Mauro Mordini, Country Manager di Spaces Italia, ha commentato così l’annuncio:
“La rivoluzione degli spazi di lavoro è ormai una realtà concreta, anche in Italia. A livello di proporzioni tra dimensioni della città e dei business esistenti e numero di spazi, direi che siamo assolutamente in linea con le principali città europee. Nel 2014 gestivamo nel nostro Paese 10 spazi, siamo arrivati a 50 a fine anno.
In termini di numeri assoluti, però, il mercato italiano è ancora contenuto e ricco di opportunità di sviluppo. Assistiamo, comunque, a una considerazione degli spazi di lavoro flessibile come fenomeno mainstream rispetto al passato: culturalmente il servizio sta esplodendo, anche le aziende italiane stanno digerendo la trasformazione in atto. Nell’ultimo anno, la domanda di questo tipo di spazi in Italia è praticamente raddoppiata, segno di un Paese al passo con i tempi“.
Per maggiori informazioni su Spaces e la sua offerta, vi rimandiamo al sito ufficiale dell’azienda.
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