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Sixto: il sesto dito in grado di ridare mobilità

LAS VEGAS – Quando pensiamo al concetto di protesi, spesso ci vengono in mente persone sprovviste di uno o più arti. In realtà, i potenziali utilizzatori di dispositivi che rientrano dentro questa categoria sono molti di più. Un esempio è Sixto, il dito prostetico creato da Existo pensato per persone con problemi motori ad una o entrambe le mani, in grado di restituire mobilità e autonomia e di aiutare nel processo di riabilitazione.

Sixto by Existo

Abbiamo incontrato Existo, startup proveniente dall’Enterprise Factory di e-Novia, in occasione della terza missione Made in Italy al CES 2020. Presso il loro booth abbiamo potuto osservare di persona il prototipo del dito prostetico, con anche alcune dimostrazioni di funzionamento.

Il ‘sesto’ dito, come anticipato, serve appunto a ridare mobilità a quelle persone ancora dotate della propria mano ma che, per un ictus, un incidente o una malattia come la SLA, non hanno più un controllo completo. Avvolgendosi in maniera adattiva e utilizzando la mano come punto di appoggio, Sixto è in grado di afferrare oggetti di molti tipi, come ad esempio una bottiglia.

Sixto Existo prodotto

L’apertura e la chiusura del dito sono comandate, in maniera estremamente semplice e intuitiva, o attraverso un anello posizionato sulla seconda mano o, se anche questa fosse affetta da problemi motori, attraverso fasce elettromiografiche sui muscoli del braccio, che rispondono alle tensioni di quest’ultimi. Essendo comunque disponibile una connessione Bluetooth, è possibile interfacciare un gran numero di dispositivi per controllare il dispositivo.

Quando non è necessario utilizzarlo, il dito può essere riposto avvolgendolo intorno al polso. Per ora questa operazione è compiuta manualmente, ma l’azienda prevede di implementare una funzionalità per cui Sixto sia in grado di ripiegarsi in automatico.

Per ora l’autonomia del dispositivo si attesta intorno alle 8 ore, ma per il prodotto finale Existo vuole puntare ad una batteria rimovibile e quindi sostituibile, come quella di una videocamera, in modo da assicurare facilmente un prolungamento del funzionamento senza dover aspettare ogni volta la ricarica.

Un prodotto pratico ma anche terapeutico

Oltre ad avere un’utilità di tipo pratico, Sixto aiuta anche i pazienti che lo indossano nell’aspetto molto sottovalutato del mantenimento della mobilità del braccio. “Non poter utilizzare una mano ti porta a contrarre tutto il tuo spazio personale, restringendolo molto. Con questo progetto il nostro obiettivo è quello di dare non solo autonomia a queste persone, ma anche proprio di riaprirsi” ci spiega Fanny Boria, Senior Designer e Project Manager presso e-Novia. Per alcune malattie questo ha anche una funzione proprio terapeutica: “L’ictus, ad esempio, è una malattia degenerativa che purtroppo è inarrestabile. Man mano che va avanti il cervello si continua ad abituare ad non usare determinate parti e porta ad una disfunzione che passa dalla mano all’avambraccio al gomito fino addirittura a salire per tutto il braccio. L’obiettivo dei terapisti che fanno riabilitazione a questo tipo di pazienti è di far capire ai pazienti che devono continuare a muoverlo, devono continuare a fare riabilitazione. Ma è difficile, se non hai uno scopo, se non puoi farci nulla non ci farai nulla

Con Sixto, invece, portiamo la riabilitazione a casa. Diamo innanzitutto un obiettivo di presa: una bottiglia, un panno, qualsiasi tipo di oggetto. Non hai ovviamente la finezza della mano, ma comunque sei spinto a continuare ad utilizzarla. Questo è positivo sia ad un livello celebrale per l’ictus sia banalmente per i muscoli, che non si atrofizzano e continuano a stare in movimento. Anche i benefici psicologici sono altissimi

Attualmente sia avviando parallelamente una fase di trial clinici certificati con delle cliniche di riabilitazione di Lecco e di Milano specializzati in questo tipo di patologie per ottenere la certificazione. Essendo un dispositivo che si occupa di riabilitazione leggera dev’essere comunque certificato di categoria 1. Ci auguriamo in un anno o massimo di due di essere pronti sul mercato

Per quanto riguarda il prezzo e la disponibilità, Existo punta a tenere il prodotto sotto ai 1000€, in modo da garantire l’accessibilità per quante più persone possibile. Se infatti è l’azienda collabora comunque con cliniche di fisioterapia e riabilitazione, l’idea è che le persone possano comprare questo dispositivo in maniera autonoma, vista anche la facilità d’utilizzo tale da non richiedere la guida di un esperto per la parte di apprendimento iniziale.

“La cosa che vorremmo fare è permettere agli utenti di comprarlo subito. È un dispositivo talmente immediato e dall’utilizzo talmente semplice che non c’è bisogno di insegnamento, te lo fai da solo, se te che devi imparare da solo a conoscerti ed abituarti ad utilizzarlo come ti torna meglio

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Giovanni Natalini

Ingegnere Elettronico prestato a tempo indeterminato alla comunicazione. Mi entusiasmo facilmente e mi interessa un po' di tutto: scienza, tecnologia, ma anche fumetti, podcast, meme, Youtube e videogiochi.

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