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Una sala per videoconferenza non legata a una piattaforma: la soluzione di Mago

Già da qualche anno passiamo la maggior parte dei nostre tempo lavorativo facendo riunioni online con colleghi e clienti. Se si tratta di colleghi, allora c’è normalmente uno strumento aziendale e lo si usa. Con i clienti, la situazione cambia. Ognuno di loro ha un suo strumento aziendale, qualche volta mainstream, qualche volta open, qualche volta di nicchia e vuole usarlo. Visto che il cliente ha sempre ragione, finiamo puntualmente a installare tutti i possibili client di videoconferenza sul nostro PC. E di questo, potremmo dire, ce ne siamo fatta una ragione. Il problema vero, e molto più spinoso, sorge quando la riunione si fa in una sala meeting in forma ibrida. La sala può essere compatibile con più sistemi di videoconferenza, ma passare dall’uno all’altro a volte da qualche problema e comunque impiega tempo. Mago, un’azienda che si occupa tecnologie per la videoconferenza, ha recepito il problema e ci propone una soluzione unificante: Mago Room. Una installazione di Mago Room mette a disposizione una serie di strumenti per interfacciarsi con tutte le principali piattaforme di teleconferenza attraverso un’unica applicazione e un’unica interfaccia molto semplice.

Hardware e software

Se stiamo progettando di adibire una sala meeting a fare videoconferenze ibride, allora sappiamo già che non stiamo parlando solo di software. In una sala, per fare una videoconferenza, servono quantomeno un video o un proiettore, un altoparlante, un sistema microfonico e una infrastruttura per la connettività. Ovviamente, tutte queste apparecchiature devono essere coordinate tra loro e posate in maniera affidabile, ad esempio per evitare il riverbero della voce. Per questo motivo, Mago, propone le Mago Room attraverso una stretta collaborazione con Stim Tech Group.

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Stim Tech Group

Stim nasce come azienda nel settore degli impianti telefonici nel 1988. Passa ad occuparsi di reti a pacchetto all’inizio deli anni 2000 per poi andare gradualmente verso i servizi IT gestiti senza però rinunciare al know-how sulle trasmissioni audio e video. In tempi più recenti, dopo una serie di acquisizioni, si trasforma in Stim Tech Group nel 2021. L’obiettivo del gruppo è quello di portare innovazione nei sistemi Audio/Video grazie all’integrazione con tecnologie ICT.

Oggi, 35 anni dopo la fondazione di Stim, lo Stim Tech Group include anche Ayno, Mca e Yooda. Aziende specializzate rispettivamente in videoconferenza in ambito aziendale, allestimento di spazi multimediali e strumenti per lavoro collaborativo. Il gruppo vanta complessivamente più di 200 dipendenti sparsi su 6 sedi a livello mondiale.

stm mago videoconferenza integrazione
Fonte: presentazione Stim Tech Group

La collaborazione tra Mago e Stim

In pratica, l’offerta commerciale di Stim Tech Group si colloca su tre livelli progressivi. A livello di infrastruttura ICT, come security per l’infrastruttura e, infine, come servizi multimediali e di digital workplace. All’interno di questi tre livelli il gruppo fornisce servizi di consulenza, supporto e gestione.

Mago si inserisce all’interno dei servizi multimediali e di digital workplace appoggiandosi sui servizi di security. Il suo obiettivo è quello di fare da elemento unificante tra tutte le tecnologie su cui Stim si appoggia per ridurre la complessità architetturale e, di conseguenza, semplificarne l’adozione da parte del cliente.

Una installazione Mago Room è, in sintesi, l’unione tra il software di Mago e la progettazione tecnica di Stim Tech Group per quanto riguarda l’ambiente circostante.

mago room concept
Fonte: presentazione Mago

Videoconferenza con Mago Room

Con la trasformazione digitale degli spazi di lavoro ci troviamo ad affrontare nuovi problemi, come pure a soddisfare nuove richieste da parte degli utenti. Da una parte c’è stata una crescita eterogenea (e non sempre controllata) dei sistemi di videoconferenza, sia dal punto di vista hardware che da quello software. Dall’altra, ora abbiamo bisogno di cablaggi più semplici, nuovi modelli di interazione a distanza, qualità audio/video migliorate e, soprattutto, automazione dei processi di setup.

Una Mago Room cerca di risolvere i problemi e soddisfare i nuovi bisogni proponendo una piattaforma universale a supporto delle riunioni, di qualunque tipo siano: fisiche, virtuali o miste.

mago room essential
Fonte: presentazione Mago

Mago Room essential

Mago Room essential vuole essere un supporto per fare riunioni in presenza con presentazioni e condivisione di documenti in maniera rapida e semplice. Sul monitor della sala è presente un QR-code che, se scansionato, permette di interagire con il monitor. Se invece vogliamo usare un PC, è sufficiente accedere con un browser a un servizio online di Mago, senza necessità di installare software. Quanto proiettato sullo schermo può anche essere modificato collaborativamente da tutti i partecipanti. Viene supportata anche l’eventuale funzionalità touch dello schermo presente in sala.

Mago Room

Una Mago Room, essenzialmente, estende la versione essential integrando 15 piattaforme di videoconferenza. Il sistema prevede, inoltre, una serie di calendari. Una parte dei calendario pertiene alle singole persone e l’altra alle sale. Per cui, un utente può partecipare a una riunione sul suo calendario personale semplicemente entrando in una sala. Basterà prendere il controllo del display con in QR-Code e fare partire la riunione. In alternativa, una riunione può comparire sul calendario della stanza, per cui; uno qualunque dei presenti potrà far partire lo streaming. Tutto questo, come già detto, in maniera indipendente dal sistema usato dai partecipanti remoti.

Mago Cast

Mago Cast estende la scalabilità di Maro Room attraverso un concetto molto simile al broadscasting. Uno schermo, personale o della sala, può essere inviato contemporaneamente fino a un massimo di 1000 dispositivi. Agli utenti già situati in sala, questo permette di risolvere il problema di essere seduti in ultima fila. Diventa infatti possibile per tutti avere una visione chiara dello schermo usando un portatile o un cellulare. La connettività in presenza è in grado di sfruttare la rete locale per ottimizzare l’uso delle risorse.

Collaborazione ibrida oltre la videoconferenza

Mago propone una piattaforma che punta, in realtà, a unificare tutto quanto è lavoro collaborativo. Questo vale sia in presenza, con sistemi di condivisione avanzata di whiteboard come Mago workspace, sia in remoto usando una qualunque piattaforma di videoconferenza supportata come sistema di trasporto.

Guardando al futuro, la roadmap di Mago presenta degli obiettivi molto importanti. Innanzitutto, allargare la lista dei dispositivi certificati per le Mago Room. Secondariamente, ma non per importanza, permettere la convergenza di più flussi multimediali. In questo modo diventa possibile implementare digital signage o ottenere sistemi di intrattenimento, incluso il live streaming di eventi.

Ad ogni modo, le integrazione più interessanti che Mago vede nel suo futuro sono quelle con lo Spatial Reality Display di Sony o una gestione degli ospiti integrata con il sistema di reception aziendale.

Per chi volesse saperne di più, maggiori informazioni sono disponibili sul sito web di Mago.

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Dario Maggiorini

Si occupa di tecnologia e di tutto quello che gira attorno al mondo dell'ICT da quando sa usare una tastiera. Ha un passato come sistemista e system integrator, si è dedicato per anni a fare ricerca nel mondo delle telecomunicazioni e oggi si interessa per lo più di scalabilità e sistemi distribuiti; soprattutto in ambito multimediale e per sistemi interattivi. Il pallino, però, è sempre lo stesso: fare e usare cose che siano di reale utilità per chi lavora nel settore.

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