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Digital marketing per piccole imprese: i consigli di SiteGround

Massimizzare i profitti di una realtà, grande o piccola che sia, significa necessariamente implementare una campagna di marketing efficace. Il grande errore, o fraintendimento, è però quello di credere che una strategia di digital marketing nasca e finisca unicamente sui canali social, magari attraverso il solo paid advertising (i contenuti sponsorizzati, per dirla nella lingua di Dante, ammesso che Dante abbia mai usato tali termini). Per ottenere dei consigli specifici in ambito digital marketing per le piccole imprese ci siamo rivolti a Luca Rodino, responsabile del mercato italiano di SiteGround.

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“Per quanto le piattaforme social e i contenuti sponsorizzati svolgano un ruolo significativo – spiega Luca Rodino – è necessario ampliare ulteriormente il raggio d’azione per sfruttare al massimo le capacità tecnologiche che internet mette a disposizione.”

SiteGround ci ha così proposto 4 semplici consigli di digital marketing che possono essere attuali (e attuati) dalle piccole imprese italiane. Scopriamo quali sono.

I consigli di digital marketing per le piccole imprese: il content marketing

Sul web esiste un mantra: “Content is King”. I contenuti sono in grado di smuovere letteralmente tutto in rete: possono far aumentare le interazioni, fidelizzare l’utente, generare lead e persino posizionare meglio l’azienda. Secondo una recente indagine condotta da Demand Metric, i contenuti generano il triplo di lead rispetto al più tradizionale outbound marketing. Inoltre i tassi di conversione risultano essere ben 6 volte più alti, con un incremento di 7,8 volte nei volumi di traffico web.

La domanda quindi sorge spontanea: come ottimizzare il proprio content marketing? Le possibilità sono molteplici. Di seguito alcuni esempi:

  • Blog: investire in un blog, preferendo articoli meticolosi e lunghi rispetto a quelli brevi e sommari, può aiutare di molto il tasso di conversione. Alcuni esempi sono i pillar post di OptinMonster (date uno sguardo al loro blog qui). La creazione di articoli lunghi e informativi aiuta a instaurare fiducia nel lettore. E la fiducia, come sappiamo, è alla base di una customer journey efficace.
  • Canali social: stando ad un recente case study condotto da HubSpot, una piccola impresa online ha generato entrate per 1,2 milioni di dollari dalla propria strategia di social media marketing. Creare contenuti sui social che generino engagement è un ottimo modo per fidelizzare il cliente, indirizzarlo sul proprio sito web (o eCommerce) e raccontare i prodotti.
  • Video: i contenuti video restano ancora oggi uno degli strumenti più efficaci in ambito marketing. È bene ricordarsi però che bisogna catturare l’attenzione degli spettatori nei primi dieci secondi. Essere umoristici, senza cercare di essere comici se non lo si è mai stati, aiuta. Inoltre attenzione alla forma: potrebbe aiutare inserire animazioni ed effetti. Non sottovalutate mai l’importanza della resa professionale del prodotto: utilizzate una buona fotocamera e un software di editing professionale. Se il vostro video apparirà amatoriale, sembrerà amatoriale anche il vostro prodotto. Infine può essere utile caricare i contenuti video prima sul proprio sito proprietario e poi su altri canali, in modo da indicizzare meglio la pagina.
  • Podcast: uno dei contenuti web più in rapida crescita degli ultimi anni sono i podcast. SiteGround ci consiglia di approfittarne: avviate collaborazioni mirate con i creator. Questi vi permetteranno di raggiungere nuovi segmenti di pubblico.

Mailing list: l’email marketing non morirà mai (si spera)

L’email marketing è un po’ come il rock’n’roll: da anni si dice che stia morendo, invece vive e lotta insieme a noi. Rispetto agli albori del web però, l’email marketing è molto cambiato, perchè diverse sono le esigenze degli utenti. Oggi tutti abbiamo le caselle email intasate di posta indesiderata. Dobbiamo quindi scoraggiare l’utente a cliccare sui pulsanti “spam” e “unsubscribe”. Per farlo bisogna essere creativi e accattivanti. Anche in questo caso ecco alcuni semplici consigli:

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  • L’importanza dei pulsanti: SiteGround ci consiglia di aggiungere una barra di iscrizione alla mailing list (o newsletter) nel footer di ogni pagina del sito web (o blog). In alternativa si possono inserire dei bottoni per la condivisione nell’header delle pagine, dandogli così maggiore visibilità.
  • Do ut des: offrire qualcosa in cambio agli abbonati è un ottimo modo per fidelizzare gli utenti. I “premi” per chi si iscrive possono essere articoli scaricabili, immagini esclusive, sessioni di coaching o newsletter con contenuti rilevanti. La creatività, anche in questo caso, è la chiave vincente.
  • Call To Action (CTA): abbiamo già ribadito l’importanza dei pulsanti, ma questi devono essere appetibili. In tal senso può aiutare la scelta di colori (magari in linea con quelli del brand) e un copy efficace, che invogli a compiere l’azione.

Tutto il web segue le logiche SEO

Il terzo dei quattro consigli di digital marketing per le piccole imprese riguarda l’ottimizzazione SEO, il vero Re della savana del web. Quando si utilizza una strategia SEO locale, l’obiettivo è entrare nella classifica Snack Pack. Per riuscirci è fondamentale compilare tutte le informazioni del proprio account Google My Business. Una volta inserite e ottimizzate, potrebbero essere necessarie alcune settimane prima di iniziare a vederne i risultati.

Oltre al lato contenutistico, una SEO ottimale prevede un sito web veloce e affidabile. È quindi necessario ridurre al minimo le “richieste HTTP” e l’uso di script e plugin. Utilizzare un foglio di stile CSS è sempre meglio di utilizzare più fogli di stile o CSS online. Ricordate che la velocità di caricamento delle pagine è fortemente influenzata dalle dimensioni delle immagini al suo interno: evitate foto da 1 giga! Altri consigli in tal senso possono essere comprimere le pagine web e ridurre il codice del sito eliminando gli spazi non necessari, le interruzioni di riga o l’identificazione nel codice HTML, CSS e Javascript.

Anche in questo caso SiteGround, con il suo plugin SiteGround Optimizer, può arrivare in soccorso degli utenti meno esperti.

Massimizzare gli investimenti negli annunci a pagamento

Abbiamo parlato di contenuti, email marketing e SEO. Tutte pratiche essenziali, ma in cui la competitività è altissima. Ecco perchè è importante valutare una “piccola spinta” tramite sponsorizzazioni a pagamento. Troppo spesso si crede che investire tantissimi soldi sul paid advertisement basti per realizzare una campagna di successo: non è così. Le campagne a pagamento vanno strutturate e analizzate. Per ottenere risultati concreti bisogna configurare correttamente i parametri, conoscere il target di riferimento e sapere come funzionano gli strumenti a pagamento.

La scelta delle parole chiave è fondamentale per indirizzare il nostro contenuto sponsorizzato alla giusta utenza. Le parole chiave devono sempre essere specifiche e attinenti, sia a quello che stiamo presentando, sia a come il pubblico potrebbe cercare sul web tali informazioni. Inoltre è importante monitorare i KPI (indicatore chiave di prestazione), per essere sempre a conoscenza di cosa sta funzionando e di poter analizzare i dati.

Tirando le somme: SEO o paid advertisement?

La questione che potrebbe sorgere a questo punto è se convenga investire in pubblicità a pagamento o nell’ottimizzazione SEO. La prima soluzione porta inevitabilmente a risultati più celeri, ma difficilmente sarà sostenibile economicamente nel lungo periodo e non potrà mai sostituire davvero la SEO. Inoltre il paid advertisement garantisce i click, ma non le vendite. Una cosa è convincere le persone a fare click su un annuncio, discorso diverso invece è convincerle che vale la pena acquistare il prodotto. In sostanza, quindi, la SEO è un investimento a lungo termine che darà risultati se si è pazienti. Tuttavia può essere utile accompagnarla a supporti paid mirati.

Nel trarre le sue considerazioni finali sul tema, Luca Rodino ha dichiarato:

“Noi di SiteGround, nel corso del 2022, abbiamo ottimizzato i nostri investimenti pubblicitari su vari canali online come social media ads e Google Ads. Allo stesso tempo, abbiamo iniziato a produrre grandi quantità di contenuti, aumentando anche le newsletter, con l’obiettivo di rendere SiteGround un canale informativo a 360 gradi sui temi del digitale che più interessano i proprietari di siti web o chiunque si voglia lanciare ma ha timore delle difficoltà di quello che lo aspetta. Il risultato è stato una riduzione del bounce rate del 25% rispetto all’anno precedente, un aumento del 26% degli utenti ricorrenti poi ritornata e, soprattutto, un aumento del 242% del tempo per singola sessione sul nostro sito”.

Questi consigli di digital marketing per le piccole imprese possono sicuramente aiutare gli imprenditori ad estendere la propria visione strategica. Tuttavia è bene ricordare che nel marketing l’elemento vincente è essere creativi, pensare fuori dagli schermi e trovare una strategia comunicativa che sia funzionale e coerente alle caratteristiche della propria attività. A maggior ragione in nel panorama digitale contemporaneo, che è saturo, altamente competitivo e in continua evoluzione.

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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