Apple ha pubblicato i risultati del secondo trimestre fiscale 2022 terminato il 26 marzo, superando le stime degli osservatori di mercato. Il produttore dell’iPhone ha registrato un fatturato di 97,3 miliardi di dollari, il più alto mai registrato in un secondo trimestre fiscale. Ciò ha superato dell’8,5% le entrate dell’anno precedente e le stime medie degli analisti che avevano previsto entrare 94 miliardi di dollari nelle casse di Apple. Nel frattempo, gli utili sono saliti a 25 miliardi di dollari, o 1,52 dollari per azione, con un aumento del 6% su base annua.
Apple, secondo trimestre 2022 da ricordare grazie a iPhone
Le entrate derivanti dalle vendite di iPhone per il trimestre in oggetto hanno fruttato 50,6 miliardi di dollari. Nello stesso periodo dello scorso anno Apple aveva guadagnato 47,9 miliardi dollari. Bene anche le entrate dei sistemi Mac che sono aumentate del 14% a 10,4 miliardi di dollari. I dispositivi indossabili hanno guadagnato all’azienda di Cupertino 8,8 miliardi dollari, rispetto ai 7,8 miliardi di un anno fa. In crescita anche il business dei servizi salito a 19,8 miliardi di dollari dai16,9 miliardi dollari dell’anno scorso. L’unico a soffrire è l’iPad in tutte le sue varianti, che ha visto una leggera diminuzione delle entrate, passando dai 7,8 dello stesso periodo del 2021 a 7,6 miliardi di dollari del trimestre di quest’anno
Per quanto riguarda il trimestre in corso, invece, il management non è molto fiducioso. Secondo Apple t, le restrizioni nella catena di approvvigionamento, legate alla pandemia, avrebbero un impatto negativo sugli utili, con perdite comprese tra quattro e otto miliardi di dollari.
“I risultati record di questo trimestre sono una testimonianza dell’attenzione incessante di Apple sull’innovazione e sulla nostra capacità di creare i migliori prodotti e servizi al mondo“, ha affermato Tim Cook , CEO di Apple. “Siamo lieti di vedere la forte risposta dei clienti ai nostri nuovi prodotti, così come i progressi che stiamo facendo per diventare carbon neutral attraverso la nostra catena di approvvigionamento e i nostri prodotti entro il 2030”.
Il titolo ha reagito all’annuncio con leggeri guadagni, per poi chiudere di due punti percentuali nel corso dell’anno.
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