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FoolFarm lancia Foolers Village, per favorire lo sviluppo di startup nelle università

Un’ambiziosa iniziativa per creare “fabbriche di startup” all’interno delle università italiane, soprattutto nel Sud Italia. Questa è la sfida lanciata da FoolFarm S.p.A., uno dei principali Venture Builder europei, con il progetto Foolers Village.

Si tratta di un modello di business innovativo che si propone di sviluppare un portafoglio di società ad alto potenziale, accelerate dalla metodologia del Venture Building e dagli investimenti forniti da FoolFarm, in settori strategici come l’intelligenza artificiale, la cyber security e la blockchain. L’obiettivo è quello valorizzare il patrimonio scientifico e i talenti universitari, sul modello delle best practice statunitensi, e fondare un polo d’innovazione nazionale.

Come funziona Foolers Village

Il primo Foolers Village è già operativo a Lecce, grazie a una collaborazione con l’Università del Salento. Entro la metà del 2024 sono previsti altri quattro Village, con possibili candidati che includono gli atenei di Napoli, Sassari e Bolzano. L’idea è di creare una rete di atenei interconnessi, in grado di trasformare le idee di studenti, ricercatori e PHD in imprese innovative. A coordinare il network sarà una holding e un team centrale diretto da Andrea Romiti, manager con una vasta esperienza nel settore delle startup e degli investimenti finanziari.

Foolers Village vuole essere una risposta alla fuga di cervelli e alla mancanza di opportunità occupazionali nel Sud Italia, contribuendo a generare business in ambito AI e altri settori emergenti. Il progetto prevede di lanciare sul mercato più di 40 nuove aziende entro il 2028, tutte originate da studenti e ricercatori, prevalentemente in ambito STEM. Per realizzare questo obiettivo, Foolers Village si avvarrà anche della partecipazione di partner industriali e finanziari, per creare un modello virtuoso e di valore per gli azionisti.

Le attività dei Foolers Village spazieranno dalla formazione imprenditoriale, alla selezione di idee, agli hackathon, alla ricerca applicata, agli eventi e alle iniziative dedicate alle comunità di angel investor. Il modello economico si baserà sulla fornitura di servizi di incubazione e sviluppo di prototipi per le startup interne ed esterne, oltre ai programmi di open innovation.

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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