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I data center sono infrastrutture essenziali: ce ne parla John Eland, CEO di STACK EMEA

I data center sono diventati sempre più importanti nella società moderna, in quanto ospitano e gestiscono i dati e le applicazioni che usiamo ogni giorno. Ma cosa sono esattamente e come si integrano nelle comunità locali? Ce ne parla John Eland, CEO di STACK EMEA, con un focus sui data center della società.

Cos’è di preciso un data center?

Un data center è un edificio o un complesso di edifici che contiene una grande quantità di server, dispositivi di archiviazione, cavi, switch e altri componenti hardware e software che permettono di elaborare, memorizzare e trasmettere i dati. Le strutture sono collegate tra loro da reti di fibra ottica che garantiscono una connessione veloce e sicura.

Si tratta di strutture essenziali per il funzionamento di molti servizi digitali che usiamo quotidianamente, come la posta elettronica, i social media, le piattaforme di streaming, i giochi online, le applicazioni bancarie e molto altro. Insomma senza i data center, non potremmo accedere a questi servizi né comunicare con altre persone in tutto il mondo.

Oltre a essere fondamentali però, queste sono anche infrastrutture critiche che supportano lo sviluppo economico e sociale delle aree in cui sono situati. Difatti creano opportunità di occupazione, stimolano l’innovazione, attraggono investimenti e migliorano la qualità della vita delle comunità locali.Per questo motivo, gli operatori e gli sviluppatori di data center devono collaborare con le autorità pubbliche, gli stakeholder locali e i cittadini per garantire che tali strutture siano progettate e realizzate in modo responsabile e sostenibile.

In questo articolo, esamineremo tre principi che guidano le nostre interazioni con le comunità in cui tutti operiamo: proteggere, fornire benefici e costruire per il futuro.

Una risorsa importante per le comunità locali: i tre principi cardine di STACK EMEA

Il primo principio che guida STACK EMEA è quello di proteggere le comunità e l’ambiente in cui costruisce e gestisce i propri data center. Per fare questo, Eland afferma che:

 “Cerchiamo di minimizzare l’impatto ambientale delle nostre attività, utilizzando le risorse locali in modo efficiente e rispettoso. Ad esempio, riutilizziamo il calore prodotto dai nostri data center per riscaldare le abitazioni delle comunità vicine, contribuendo così a un’economia circolare. A Oslo, con il calore di scarto di un solo data center, riscaldiamo fino a 5.000 case norvegesi. A Stoccolma e a Francoforte, i nostri data center saranno collegati ai sistemi di riscaldamento municipali delle città”.

Un altro che preoccupa STACK EMEA è il consumo di acqua, che è una risorsa preziosa e limitata. Per ridurre il nostro consumo di acqua potabile, la società utilizza l’acqua piovana e di disgelo per raffreddare i data center, raccogliendola e riutilizzandola in modo intelligente.

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“In questo modo, possiamo gestire i nostri data center con un impatto minimo sulla fornitura di acqua locale. Inoltre, cerchiamo di integrare i nostri data center nel contesto locale, riqualificando aree industriali dismesse o inutilizzate. Alcuni dei nostri data center sono stati costruiti su siti che prima ospitavano una fabbrica di cioccolato, una centrale telefonica o un magazzino di documenti cartacei. Il nostro nuovo campus di data center vicino a Francoforte sarà costruito sul sito di un ex impianto di imbottigliamento della Coca-Cola. In questo modo, possiamo dare nuova vita a questi siti, trasformandoli in centri di attività digitale all’avanguardia“, spiega Eland.

STACK EMEA: come fornire benefici attraverso i data center

Il secondo principio che ispira STACK EMEA è quello di fornire benefici alle comunità in cui la società opera. In che modo? Creando opportunità economiche e sociali per le aree in cui sono situati i data center STACK. Questi possono così generare occupazione, innovazione, investimenti e qualità della vita per le comunità locali.

“Per la costruzione dei nostri data center, ci affidiamo a fornitori, appaltatori e artigiani locali, quando possibile. In questo modo, possiamo sfruttare le competenze e l’esperienza locali, garantendo al tempo stesso una qualità eccezionale. Inoltre, possiamo creare capacità locali per progetti futuri e ridurre le emissioni di CO2 derivanti dal trasporto dei materiali da costruzione”, continua Eland.

Del resto quando si tratta di far funzionare e gestire un data center, sono necessari molti ruoli diversi, che possono essere ricoperti dalle persone delle comunità locali. Dai tecnici agli addetti alla sicurezza, dai project manager agli amministratori, i data center creano nuove opportunità e nuovi posti di lavoro. Inoltre, i data center attraggono investimenti e stimolano l’innovazione, favorendo lo sviluppo di un ecosistema digitale locale.

Un occhio al futuro

Il terzo principio che muove STACK EMEA è quello di costruire per il futuro. I DC sono infrastrutture essenziali per il mondo digitale, che richiede una base di competenze adeguata per sostenere la sua crescita e il suo progresso. Per questo motivo, la società si impegna a formare la prossima generazione di potenziali colleghi ed esperti di data center, collaborando con le scuole, le aziende e le amministrazioni locali.

“Organizziamo eventi di recruiting, visite guidate, programmi di istruzione, formazione e apprendistato per condividere la conoscenza sui data center e sul relativo settore. In questo modo, possiamo mostrare cosa avviene in un data center e quali sono le competenze e i ruoli necessari per fornire un servizio di alta qualità. Inoltre, possiamo incoraggiare chiunque voglia intraprendere una carriera entusiasmante in un data center”.

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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