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Dropbox aggiunge l’automazione per le sue cartelle

La nuova funzione dovrebbe aiutarvi a restare organizzati, senza sforzo

Dropbox ha annunciato delle nuove funzionalità che permettono l‘automazione nella gestione delle cartelle. L’intelligenza artificiale può rinominare, raggruppare e gestire i file e le cartelle. Una novità che può aiutarvi a organizzare il lavoro in maniera più semplice e immediata.

Dropbox aggiunge l’automazione per le cartelle

La nuova automazione che arriva sul celebre servizio di archiviazione cloud permette di gestire in maniera più efficiente i vostri file. Potete configurare diverse regole che l’intelligenza artificiale rispetterà. Per esempio potete dire al sistema di rinominare i file che aggiungete in base alla posizione in cui li inserite oppure dividere le sottocartelle in base alla data di upload. Al momento le regole sono predefinite ma Dropbox spiega che sta lavorando per renderle più personalizzabili.

Oltre all’automazione, Dropbox ha aggiunto un sistema per taggare i file. L’aggiunta può essere sia manuale che automatizzata: in ogni caso, il tagging renderà più semplice cercare le informazioni in un secondo momento.

Dropbox sta anche lanciando altre due funzioni interessanti. La prima riguarda le Convenzioni dei nomi, che permette di rinominare in automatico tutti i file scegliendo un percorso prestabilito. Per esempio potete impostarlo per avere la data in cui una foto è stata scattata nel nome del file su Dropbox. Il sistema di organizzazione multi-file invece permette di gestire i file in sottocartelle basate su quante volte apportate cambiamenti su quei file, sulla data di creazione e molto altro. Dropbox mostrerà una preview dei cambiamenti prima di applicarli, per non confondervi nella ricerca.

Tutti questi cambiamenti saranno presenti in una dashboard dedicata per gestire le cartelle automatiche, che potrebbe risultare utile per tenere traccia di tutte le automazioni. Le nuove funzioni arriveranno dapprima su Dropbox for Teams e poi saranno disponibili anche per i piani individuali e famigliari “presto”, secondo la compagnia.

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Source
The Verge

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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