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L’ufficio diventa virtuale: i grandi cambiamenti che riguardano tutte le generazioni

Il personale dell'ufficio deve essere pronto al cambiamento che l'ambiente di lavoro sta subendo.

Il lavoro in ufficio è cambiato molto in questi ultimi anni, soprattutto in seguito alla pandemia da covid-19. È diventato ibrido o addirittura totalmente smart, quindi basta un laptop o un computer, una scrivania, una sedia e una buona connessione e si può lavorare veramente da qualsiasi luogo. Massimiliano Grippaldi, Regional Sales Manager di PFU (EMEA) Limited Italia, ha studiato a fondo la faccenda e ha affermato che le aziende dovranno preparare il proprio personale al cambiamento e garantire che l’ufficio virtuale rimanga sano e funzionale attraverso le diverse ondate del cambiamento.

L’ufficio in futuro sarà virtuale e questo piace ai lavoratori

Sono i lavoratori stessi i quali, una volta sperimentata la possibilità di lavorare in smart working o almeno in parte, sono i primi a non voler cambiare strategia. Il problema si presenta lo stesso: anche se ci siamo adattati a questo nuovo modo di lavorare, molte organizzazioni non sono ancora in grado di gestire processi documentali che garantiscano sicurezza, accesso e affidabilità.  

I documenti cartacei, ad esempio, possono rappresentare un rischio, soprattutto quando non sono conservati correttamente o non esiste un processo di distruzione delle copie fisiche. Garantire che i luoghi di lavoro dispongano di copie digitali elimina il rischio potenziale che informazioni preziose vadano perse o che cadano nelle mani sbagliate. Istruire quindi il personale su questi protocolli è una pratica formativa essenziale.   

Il metaverso: andare in ufficio per incontrarsi virtualmente

Un’altra opzione di lavoro in ufficio è rappresentata dal metaverso, che ha il potenziale di creare un mondo completamente digitale per cui i dipendenti potrebbero non aver bisogno di incontrarsi di persona, ma solo virtualmente. Al momento la tecnologia si trova nelle fasi iniziali, ma ci sono aziende che stanno già facendo passi da gigante.

Microsoft ha in programma di integrare la sua piattaforma VR/AR Mesh con Teams e ha accennato a futuri “spazi immersivi” all’interno dell’app di messaggistica, mentre Meta ha realizzato Horizon Workrooms per tenere riunioni con le cuffie Oculus, che porteranno con sé una serie di nuove sfide.  

Raben Group VR Truck Simulator

L’intelligenza artificiale e la blockchain al servizio dell’ufficio virtuale

L’ufficio del futuro si servirà non più dei semplici chatbot, ma dei veri e propri modelli di intelligenza artificiale in grado di elaborare il linguaggio naturale, rendendo così il lavoro ancora più gratificante.

Per quanto riguarda invece la blockchain, è previsto che questa tecnologia progredirà durante tutto il 2024. Oltre al cloud, l’archiviazione decentralizzata dei dati e la crittografia tramite blockchain renderanno le informazioni non solo più sicure, ma anche più innovative in termini di accesso e analisi. Questo sottolinea ancora una volta la necessità di digitalizzare e archiviare tutti i dati. 

Preparare il personale al cambiamento

Avere una discreta quantità di tecnologie super moderne ma un personale non preparato al cambiamento serve veramente a poco. Infatti, lo studio “Next Generation DigItaly: come promuovere l’integrazione e lo sviluppo di un ecosistema digitale per accelerare l’innovazione e la crescita del Paese”, elaborato da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Microsoft Italia, ha evidenziato come i più grandi ostacoli all’adozione di tecnologie digitali in Italia siano la mancanza di una cultura digitale in azienda (52% delle aziende sondate) e la carenza di competenze (48%). Per questo motivo le aziende devono farsi carico dell’educazione del personale di tutte generazioni alle nuove tecnologie.

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Roberta Maglie

Amante di cinema, serie tv, tecnologia e video games, mi piace approfondire la cultura pop attraverso il battere delle mie dita sulla tastiera del MacBook. La laurea in Comunicazione mi ha dato la spinta per buttarmi nel mondo del giornalismo, regalandomi così l’opportunità di riflettere sui temi più disparati.

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