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L’utilizzo aziendale degli strumenti di AI è in aumento: i risultati del report di Zscaler

Zscaler, società operante nel settore della sicurezza cloud, ha recentemente annunciato la pubblicazione del suo report AI Security 2024, uno studio incentrato sulla sicurezza informatica legata all’intelligenza artificiale. Il report si basa su oltre 18 miliardi di transazioni AI avvenute attraverso la piattaforma di sicurezza cloud di Zscaler, da aprile 2023 a gennaio 2024.

Lo scenario AI secondo il report di Zscaler

Le aziende sono attratte dalle funzionalità che gli strumenti di AI possono offrire, in quanto possono enormemente semplificiare i loro flussi operativi. Infatti, nel periodo da aprile 2023 a gennaio 2024, ThreatLabz, la divisione di cybersecurity di Zscaler, ha registrato un aumento del 600% delle transazioni AI/ML, arrivando a oltre 3 miliardi mensili.

L’industria manifatturiera è respondabile di oltre il 20% delle transazioni AI

L’industria che ha registrato più transazioni durante il periodo in esame è stata quella manifatturiera, con circa il 20% del volume totale. Il carico deriva dall’analisi di grandi quantità di dati provenienti da macchinari e sensori per rilevare preventivamente i guasti delle apparecchiature all’ottimizzazione della gestione della supply chain, dell’inventario e delle operazioni logistiche. All’industria manifatturiera seguono i settori della finanza e assicurazioni (20%), tecnologia (17%), servizi (15%) e vendita al dettaglio/all’ingrosso (5%).

ChatGPT, regina delle applicazioni di AI generativa

Dal report emerge che l’applicazione di AI generativa più utilizzata è ChatGPT. Questa ha infatti rappresentato più della metà di tutte le transazioni AI aziendali (52%). Seguono Drift, che ha generato quasi il 20% del traffico aziendale, LivePerson e BoldChat. Inoltre, Writer si è rivelato lo strumento di AI generativa preferito per la creazione di contenuti aziendali scritti.

L’adozione di strumenti AI a livello mondiale

Gli Stati Uniti dominano la classifica mondiale delle transazioni AI, rappresentando il 40% del totale. L’India è seconda con il 16%, grazie all’impegno accelerato del Paese nel promuovere l’innovazione.

Nonostante il Regno Unito rappresenti solo il 5,5% delle transazioni di AI a livello mondiale, è in testa al traffico di AI in azienda nell’area EMEA con oltre il 20%. La Francia (13%) e la Germania (12%) seguono da vicino come secondo e terzo generatore di traffico AI aziendale nell’area EMEA. Inoltre, gli Emirati Arabi Uniti si stanno confermando come importante fruitore di strumenti di AI.

Il numero di transazioni nell’area APAC è aumentato del 135%, con quasi 1,3 miliardi di transizioni AI aziendali in più rispetto all’area EMEA. Questa impennata può essere probabilmente attribuita all’ampio utilizzo e all’adozione di strumenti di AI da parte dell’India per le attività nel settore della tecnologia, e può suggerire una maggiore concentrazione di posti di lavoro nel settore tecnologico, una maggiore disponibilità ad adottare nuove innovazioni e minori barriere all’utilizzo.

L’intelligenza artificiale è un’arma a doppio taglio

L’intelligenza artificiale è indubbiamente uno strumento prezioso per le aziende, in quanto permette di semplificare i flussi operativi e aumentare la produttività. Tuttavia, comporta una serie di pericoli da non ignorare: i rischi associati all’utilizzo di strumenti GenAI all’interno dell’azienda e un panorama in evoluzione di minacce che sfruttano l’AI.

ThreatLabz ha delineato tre aree di rischio principali per quanto riguarda l’utilizzo di strumenti di AI generativa. La prima è il rischio che i dati sensibili all’interno dell’azienda vengano esposti al mondo intero tramite l’esposizione agli strumenti di AI generativa. La seconda è l’ampliamento della superficie di attacco dovuta ai nuovi vettori di trasmissione delle minacce, con conseguente aumento dei rischi legati alla supply chain. Infine, la terza è il problema dell’enorme quantità di dati, che può comportare il rischio dell’inquinamento dei dati.

Inoltre, le aziende sono costantemente esposte a un’enorme quantità di minacce informatiche, alcune delle quali sono ora guidate dall’intelligenza artificiale. Infatti, i criminali informatici possono sfruttare l’AI per orchestrare sofisticate campagne di phishing e social engineering, sviluppare malware e ransomware estremamente elusivi, sfruttare le vulnerabilità delle superfici di attacco aziendali e amplificare la velocità, la portata e la diversità degli attacchi.

Per ovviare a questo problema, Zscaler offre Zero Trust Exchange, una piattaforma all’avanguardia che offre un set di strumenti necessari per affrontare il percorso di trasformazione delle aziende nell’era dell’AI.

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Linda Monfermoso

Studentessa, programmatrice, hacker, powerlifter, scrittrice, disegnatrice, nerd di (video)giochi, appassionata di animali squamati e scienza.

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