Occupazione

Mismatch tra mercato del lavoro e occupazione giovanile: la chiave è la collaborazione

La formazione dei giovani non incontra le esigenze del mercato creando un forte mismatch

Il Mismatch tra mercato del lavoro e occupazione giovanile si acuisce sempre di più. A livello globale, i giovani tra i 14 e i 24 anni sono cresciuti del 30%, raggiungendo 1,2 miliardi di persone in due decenni. Nello stesso periodo, la loro partecipazione al mercato del lavoro è diminuita del 12% e si prevede per il futuro un ulteriore peggioramento.

Il World Economic Forum suggerisce che i giovani che già lavorano dovrebbero migliorare le loro competenze o essere riqualificati. Mentre per coloro che devono entrare nel mondo del lavoro, il curriculum educativo dovrebbe essere in linea con le esigenze del mercato. Competenze, ambizioni e reali bisogni del mercato del lavoro non si incontrano.

Le competenze di domani sono necessarie oggi

Secondo il World Skills Clock della Commissione per l’Istruzione, il 67% dei giovani del mondo non ha competenze digitali. Se non si interviene, il divario tra ciò che viene insegnato e ciò che è necessario potrebbe aumentare ulteriormente. Questo aggraverebbe la crisi globale dell’ occupazione giovanile.
Il primo passo per risolvere questo problema è sapere quali ruoli sono richiesti e quali stanno lentamente scomparendo. Ad esempio, è diminuita la richiesta di ragionieri, contabili, addetti all’inserimento dati, ma sono aumentate le professioni come digital marketer, sviluppatori di software, business developer e analisti della sicurezza informatica.

Come sopperire al problema dell’occupazione giovanile

I cambiamenti nella domanda di competenze verdi e digitali vanno di pari passo con la digitalizzazione, automazione e l’attenzione verso l’ambiente di diversi settori.
I governi di tutto il mondo sono consapevoli dell’impatto a lungo termine dell’inadeguatezza delle competenze sulle imprese e sull’economia globale. Ad esempio, la Commissione Europea ha fissato alcuni obiettivi intermedi per garantire che il 70% degli adulti abbia competenze digitali di base entro il 2025. Per l’Africa, c’è l’obiettivo di formare sulle competenze digitali almeno 1 milione di giovani entro il 2025, con l’obiettivo che il 60% di loro migliori la propria professione. L’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico ha pubblicato nove raccomandazioni per arginare l’impatto negativo causato dalla chiusura delle scuole in seguito alla pandemia. Ma i governi non possono farcela da soli.

Il ruolo delle imprese

Serve una forte collaborazione da parte di imprese e organizzazioni non profit per proteggere il futuro dei giovani, delle economie e delle imprese. Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs) aiutano a realizzare una cooperazione senza precedenti tra società civile, imprese, governi e ONG per raggiungere gli obiettivi.
Al di là dei programmi governativi, un esempio chiaro di partnership pubblico-privato è quello tra SAP e UNICEF. Questa mira a qualificare i giovani e a metterli in contatto con nuove opportunità di lavoro, imprenditorialità e impatto sociale. Finora sono stati raggiunti 3 milioni di giovani in India, Turchia e Vietnam. Ma è necessario lavorare di più a livello globale per aiutare giovani che vivono ai margini della società a trovare un impiego decoroso.

Il programma di SAP e UNICEF

I programmi UNICEF/GenU in queste regioni si concentrano sulla formazione degli insegnanti, che sono i portatori della nostra visione educativa. Il Vietnam è un esempio eccellente del sostegno di SAP che ha permesso all’UNICEF di lanciare un programma di realtà virtuale aumentata e di gamification per l’insegnamento e la formazione. Grazie a questi sforzi, 432 insegnanti sono stati formati per utilizzare strumenti didattici innovativi e sono stati così in grado di introdurre l’apprendimento visivo e interattivo di scienze, tecnologia, ingegneria e matematica (STEM) nei loro corsi.

Nei prossimi tre anni, SAP, UNICEF e GenU avvieranno un programma pilota che sostiene i percorsi di apprendimento nell’economia digitale e verde per i giovani più svantaggiati socialmente, dotandoli delle competenze sia hard che soft necessarie per avere successo.
Il nuovo programma sarà sperimentato all’inizio del 2023 in Nigeria, Filippine e Sudafrica e si baserà sul Youth Agency Marketplace (Yoma). L’obiettivo è di fornire a più di 500.000 giovani, entro la fine del primo anno, opportunità di acquisizione di competenze fondamentali e digitali per trasformare i loro percorsi di vita.

La partnership sosterrà anche l’iniziativa “educate to employ” di SAP, che mira a formare i giovani tra i 16 e i 24 anni sulle soft skill, le conoscenze di base e le competenze SAP. Il tutto utilizzando l’area studenti del sito SAP Learning, che permette in modalità gratuita di conoscere le ultime soluzioni SAP per iniziare i loro percorsi professionali.
La crisi dello squilibrio delle competenze non riguarda solo la necessità di colmare il divario tra istruzione e mondo del lavoro. Si tratta di trovare una soluzione alla disoccupazione globale, di aumentare la competitività delle economie e di accrescere la loro attrattiva per gli investitori, tutti elementi essenziali per lo sviluppo. Le imprese e le comunità devono unirsi per garantire che il futuro dei mercati del lavoro abbia le competenze necessarie.

L’istruzione è la chiave per sbloccare il cambiamento.

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Martina Ferri

Sono laureata in filosofia, gattara, vegetariana e vesto sempre di nero. Ora che vi ho elencato i motivi per cui potrei sembrare noiosa, posso dirvi che amo la musica, i libri, la fotografia, la pizza, accamparmi in tenda vicino al main stage di qualche festival! Che dite, ho recuperato?

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